Storia e territorio

La leggenda racconta che il cotechino venne inventato agli inizi del Cinquecento a Mirandola quando la cittadina venne assediata dalle truppe di Papa Giulio II della Rovere. I cittadini della corte di Pico Mirandola crearono questo prodotto per meglio conservare la carne di maiale e il prodotto cominciò a diffondersi verso la fine del '700, tanto da sostituire la salsiccia gialla che aveva reso Modena celebre nel Rinascimento. Già nell'Ottocento il prodotto era conosciuto e apprezzato anche nelle regioni limitrofe.

Area di produzione

La zona di produzione e di elaborazione del Cotechino Modena IGP comprende le province di: Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, nella regione Emilia Romagna; Lodi, Milano, Cremona, Pavia, Varese, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova nella regione Lombardia; Verona e Rovigo nella regione Veneto.

La produzione

Il "Cotechino di Modena" è costituito da una miscela di carni suine ottenute dalla muscolatura striata, grasso suino, cotenna, sale, pepe intero e/o a pezzi. Possono inoltre essere aggiunti, a seconda delle ricette, anche vino e aromi di origine naturale. La preparazione ha inizio con la macinatura in tritacarne, a cui segue eventuale sgrossatura ed impastatura in macchine sottovuoto o a pressione atmosferica. L'impasto così ottenuto viene insaccato in involucri naturali o artificiali. Il prodotto fresco viene asciugato in stufe ad aria calda per garantire la stabilità del prodotto; quello precotto, invece, è confezionato in buste ermetiche e sottoposto a trattamento termico ad elevate temperature.

Aspetto e gusto

La forma del prodotto è cilindrica, in quanto esso deve essere facilmente affettabile. La fetta deve presentarsi compatta, con granulometria uniforme e di colore roseo tendente al rosso. Il sapore è caratteristico e racchiude la morbidezza e la cremosità di un "grasso" buono.

Curiosità

Il Cotechino di Modena si produce in quasi tutte le province padane. Tuttavia esso gode di leggere divagazioni relativamente all'impasto: a Mantova ad esempio viene aggiunta la vaniglia come aroma naturale.

La degustazione

Il Cotechino di Modena viene venduto sia come prodotto fresco, sia come prodotto cotto; nel primo caso esso può essere portato in tavola soltanto dopo una cottura prolungata, di minimo due ore. Il cotechino si serve affettato e molto caldo, in abbinamento con i bolliti (accompagnato dalla tradizionale salsa verde) e con contorni come il purè di patate o le verdure cotte (spinaci, lenticchie, crauti, fagioli).

Ente di controllo

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Consorzio di tutela

Consorzio Zampone e Cotechino Modena
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